Viscosa – La seta artificiale
La viscosa o seta artificiale, è una fibra che si ottiene dalla cellulosa. È bene fare subito una precisazione tra artificiale e sintetico, visto che si tende a confondere questi due termini.
- Artificiale: Si ottiene con l’artificio dell’uomo. Si parte da un prodotto che c’è in natura e si fa un nuovo prodotto. Nel caso della viscosa si parte dalla cellulosa (polpa di legno o linters di cotone). Il risultato è simile alle fibre naturali. È da sfatare il mito che queste fibre diano cattivi odori, causino problemi di salute e non siano confortevoli. Niente di tutto ciò è vero! La viscosa è un tessuto che non dà allergie.
- Sintetico: Si ottiene da polimeri diversi che derivano da sintesi chimiche. In queste fibre non si parte da una base naturale ma da composti chimici ottenuti in laboratorio.
Per fare la viscosa, si parte dalla cellulosa e la si tratta con un bagno di soda caustica, poi si aggiunge del solfuro di carbonio. La soluzione colloidale che si ricava, è poi estrusa in sottili fili. Il ciclo successivo è quello di avvolgere questi fili su una rocca, pronti per essere lavati e asciugati.
Un po’ di storia
Il chimico francese conte Hilaire Bernigaud de Chardonnet crea la viscosa nel 1883. Fu presentata all’Expo di Parigi nel 1891. I chimici inglesi Charles Cross, Edward Bevan e Clayton Beadle ottengono il brevetto per la produzione industriale nel 1902. Nel 1906 il brevetto fu ceduto a Samuel Courtauld, che iniziò a fare la viscosa su vasta scala. Il suo primo nome fu “seta artificiale” poi nel 1924 fu chiamata Rayon. Il nome viscosa deriva dal fatto che, allo stato liquido, questo materiale è molto fluido, ovvero è viscoso.
L’uso della viscosa
la viscosa è una delle fibre più usate nella moda. Per il suo pregio e per le sue doti di è ideale per fare capi di qualità. Infatti la viscosa resiste ai lavaggi, non si deforma, traspira in modo perfetto, non lascia cattivi odori e non dà allergia alla pelle. I capi fatti con questo materiale vanno dall’esterno ai capi di intimo. In questo caso, la viscosa è spesso mischiata con l’elastam in dosi che vanno dal 6 al 10%. Questo ciclo aumenta le doti di vestibilità e confort. Visto che non si stropiccia ed è molto lucente, è spesso unita alla lana o al cotone per fare dei tessuti di alta qualità.
La Viscosa e l’alta moda
La stilista Stella McCartney, è da sempre molto attenta all’ambiente. In occasione della Climate Week del 2016,ha diffuso il primo video della Deforestation Series. Il tema è la distruzione delle foreste e ha lo scopo di ridurre l’impatto sull’ambiente creato dalla moda. Va detto che, anche se è fatta in modo artificiale, la viscosa ha origine dagli alberi. Stella McCartney, usa solo viscosa eco-friendly e si preoccupa che le foreste della Svezia siano sempre in equilibrio. In questo modo ha sensibilizzato i grandi nomi della moda ed ha posto le basi per una nuova etica di lavoro.
Come si lava?
La viscosa si lava a mano in acqua a 30°. È bene usare detersivo liquido per capi delicati e lasciarla a bagno. Evitare di strizzarla o fare manovre che possano rovinare la fibra. In alcuni casi, (leggere sempre le istruzioni sull’etichetta), si può usare la lavatrice. In questo caso è meglio usare un sacco per biancheria che proteggerà il capo. Alla fine, tamponare l’acqua in eccesso e asciugare su un piano lontano da fonti di calore e di luce diretta.